La Biostatistica è la disciplina che raccoglie, analizza, interpreta fenomeni riguardanti le scienze della vita mediante procedure statistiche. Il termine bio è derivato dal greco bios, che significa letteralmente “che vive”. In tale ambito, l’interpretazione dei fenomeni passa attraverso il vaglio di regole matematiche che reggono ogni processo logico posto alla base di qualunque studio sperimentale o osservazionale. Molte volte le regole matematiche e i processi logici che ne stanno alla base sono di apprensione difficoltosa, benché necessaria, specialmente per gli studiosi di altre discipline. La più nota applicazione della biostatistica è quella che riguarda il campo medico, dove è possibile eseguire molteplici valutazioni sperimentali ed osservazionali per:
- comprendere se gli eventi osservati (e.g., insorgenza di malattia) si verificano in modo casuale o se, invece, essi sono dovuti a possibili associazioni causali;
- identificare e stimare gli effetti dei fattori di rischio (e.g., ruolo del fumo sull’insorgenza di tumore al polmone);
- identificare le cause o la predisposizione verso certe malattie (e.g., presenza di uno specifico gene);
- testare e valutare l’efficacia e la sicurezza di nuovi farmaci o trattamenti;
- esplorare e descrivere la qualità di vita ed il benessere generale dei pazienti o della popolazione sana;
- valutare l’accuratezza delle procedure diagnostiche;
- comparare tecniche chirurgiche.
Perché studiare la Biostatistica?
La Biostatistica è uno dei grandi protagonisti della ricerca scientifica attuale. Grazie alla sua capacità di spiegare in termini quantitativi i fenomeni osservati in ambito medico e/o biologico, essa trova ampia applicazione in molteplici contesti di ricerca, fornendo gli strumenti operativi per tradurre in termini quantitativi (ossia numerici) i fenomeni naturali, comprendere le relazioni causali tra fenomeni, identificare fattori causali di uno specifico fenomeno, determinare successo/fallimento e possibili outcome di approcci terapeutici.
Nell’ambito della ricerca, i meno esperti considerano erroneamente la biostatistica come lo step finale del processo di raccolta dati,
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